Il mio nome è Maria Laura, calabrese in terra emiliana da ormai più di un paio d’anni e studentessa del corso di Lingue, Culture e Comunicazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia.
Lo scorso maggio, il mio secondo anno di magistrale era quasi giunto al termine ed io ero ancora alla disperata ricerca di un posto in cui svolgere le 150 ore di tirocinio previste dal mio piano di studi. È poi successo che per tutta una serie di fortunati eventi mi sono imbattuta in Caterina e, tramite lei, sono venuta a conoscenza di questo posto, in quel di Spezzano, chiamato Casa Corsini, in cui – tra gli altri – opera il gruppo di Associazione Lumen. Sempre lo scorso maggio ho fatto una sorta di “giro perlustrativo” per capire se effettivamente la cosa potesse fare al caso mio.. e se io avrei potuto fare al caso loro! Il clima informale, la presenza di sale prova con strumenti musicali e di un laboratorio creativo e le facce simpatiche della gente che ho incontrato lì mi hanno convinta. E ammetto che potrebbero aver contribuito anche i sacchetti di caramelle sparsi qua e là per l’ufficio.
Beh, fatto sta che è passata l’estate e – in autunno – una volta tornata in Emilia, dopo aver bisticciato un po’ (ma neanche tanto, dai) con le inevitabili scartoffie burocratiche, ho finalmente avuto modo di cominciare il mio periodo di stage.
Si è trattato, come dicevo all’inizio, di un tirocinio di 150 ore totali, che io ho esaurito in circa due mesi. Vivendo a Modena e spostandomi con i mezzi, ho preferito organizzare il mio lavoro presentandomi a Casa Corsini tre giorni a settimana, facendo da un minimo di 5 ad un massimo di 8 ore e iniziando la mia giornata lavorativa alle 9:30. Questo, chiaramente, è stato concordato precedentemente col gruppo di Associazione Lumen.
Non potendo – ahimè – per questioni logistiche presenziare spesso alle iniziative serali, ho lavorato prevalentemente “dietro le quinte”: fogli Excel in cui inserire i contatti, ricerche su internet, fotocopie (perché, siamo seri, che stagista sei se non hai mai fatto nemmeno uno straccio di fotocopia?!), preparazione di dispense per i corsi.. Ma ho anche avuto modo di dar spazio alla creatività, cosa in cui speravo molto, data la natura del posto. Da amante del disegno e dei fumetti, ammetto di aver gongolato moltissimo, quando ho avuto la possibilità di passare del tempo nel FabLab e usare la tavoletta grafica, facendo la mia prima esperienza col disegno in digitale. Il periodo natalizio, a maggior ragione, è stato un’occasione per mettere in moto la fantasia con la realizzazione di cartelloni e decorazioni create con la Laser Cutter, sotto la guida di Doriano.
Tre begli eventi hanno segnato quelli che sono stati i miei ultimi giorni di tirocinio. Sabato 20 gennaio mi sono infatti unita al gruppo di persone che ha seguito l’interessante workshop di storytelling di Diego Fontana, una full immersion di otto ore durante la quale ci sono stati svelati i segreti dell’arte del raccontare.. ed anche il finale dei nuovi episodi di Star Wars che io non avevo ancora visto, ma questa è un’altra storia. Mercoledì 24 invece ho, in via del tutto eccezionale, coadiuvato Alice durante una delle sue lezioni di informatica organizzate assieme all’associazione Incontromano. È stata una cosa per me assolutamente inedita e che si è rivelata essere assai stimolante. La serata è poi proseguita con le “New York stories” raccontate tra le luci soffuse della Soneek Room da Lucio Vallisneri e Giancarlo Frigieri. E, tra una canzone di Patti Smith ed una dei Ramones, la mia avventura assieme ad Associazione Lumen è infine volta al termine.
Sono arrivata a Casa Corsini quasi completamente a digiuno di esperienze lavorative, di conseguenza per me è stato tutto nuovo, motivo di arricchimento e un’occasione per mettermi alla prova. Per imparare a muovere i primi passi – ma anche i secondi e i terzi – ho potuto contare sul garbo e la pazienza delle persone con le quali ho lavorato, superiori rispettosi e ottima compagnia con cui scambiare qualche chiacchiera durante le pause. Quindi non posso che ringraziare (vado in ordine alfabetico eh, non v’offendete!) Alice (Fregni), Alice (Toni), Angelo, Caterina, Doriano e Guglielmo. Con l’augurio che Associazione Lumen possa crescere e continuare a dare il suo contributo nell’ambito del sociale e della cultura!
P.S. Per dire queste cose non mi sono stati offerti dei soldi.
Solo qualche caffè al ginseng.
E del gelato.